Passa anche tu al Lato Oscuro….della Birra

Dopo una bella sera di degustazione di birre scure e cioccolati, colgo l’occasione proprio per andare a conoscere meglio il Lato Oscuro della birra.

Già è chiro che come non esiste la birra, ma le birre, così non tutte le birre scure sono stout! Anzi, al contrario, eccoci pronti a un viaggio attraverso le sfaccettature della birra scura, andando a conoscere stili e sottostili principali!

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Iniziamo però con dire cosa hanno in comune tutte QUESTE BIRRE: una cosa principalmente, e cioè l’uso di MALTI TORREFATTI che danno il tipico colore nerastro alla birra stessa e sentori di caffè, tostato, cioccolato, cacao, a volte liquirizia pure dando vita a prodotti totalmente diversi.

Sono tutte birre che nella scala di colore hanno un EBC sopra a 35!

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scala di colore della birra

Ma non perdiamoci in chiacchiere….Ecco a voi 10 birre scure da provare assolutamente!

1. STOUT

sono birre ad alta fermentazione, ovvero vengono prodotte facendo “lavorare” i lieviti a temperature relativamente alte che, in genere, si aggirano intorno ai 20-22°C.  L’Origine delle Stout viene fatto risalire al XVII secolo in Gran Bretagna, evoluzione più robusta delle Porter.  Le versioni della birra Stout sono caratterizzate da un colore decisamente scuro, dal marrone cupo al nero, una schiuma cremosa e molto persistente, favorita dai composti coloranti della melanoidinache . La loro gradazione alcolica è generalmente contenuta, mentre l’aroma tipico del luppolo si percepisce solo moderatamente poiché sovrastato dal sapore del malto tostato.

Nel panorama delle Stout possiamo distinguere alcuni sottostagli particolari ed interessanti:

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– Irish Stout: origine irlandese, che nell’antica lingua gaelica dell’Isola di smeraldo prendono il nome di leann dubh, che sta a significare letteralmente “birra scura”. Q il sapore è intenso e tostato, con sentori di caffè e torrefazione e retrogusto secco, amaro. Il contenuto alcolico non è particolarmente elevato, e si aggira sui 4-4.5% vol.

-Imperial Stout: nate in Inghilterra e precisamente nel birrificio di londinese di Thrale, intorno al XVIII secolo. All’epoca si avviò infatti la produzione di una birra scura destinata all’esportazione in Russia, presso la corte dell’imperatrice Caterina II. All’inizio della sua storia questa birra veniva definita anche “Russian Imperial Stout”. Prodotta ancor oggi, la Imperial Stout è una birra caratterizzata da un grado alcolico decisamente più elevato rispetto alle altre tipologie di Stout (da 7.5% sino anche a 10% vol.), e questo è dovuto al fatto che storicamente le birre destinate all’esportazione dovevano contenere più alcool (che, non dimentichiamolo, è un conservante naturale) per poter giungere inalterate a destinazione dopo lunghi viaggi via terra o per mare.

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Piedi Neri, la russian imperial stout di Croce di Malto

-Oatmeal Stout:  birra Stout prodotta non solo con malto d’orzo, ma anche con avena(che, in inglese, si dice “oats”) sino ad un 30% della materia prima di partenza. L’avena conferisce alla birra un sapore tipicamente amaro, molto particolare ed una certa viscosità e corpo, ed una sensazione vellutata al palato dovuta alla presenza di proteine e lipidi tipici del cereale.

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Terra, Oatmeal stout di Birra dell’eremo

-Milk Stout: Come suggerisce il nome, queste particolarissime tipologie di birra Stout sono addizionate di lattosio, uno zucchero tipico del latte. Poiché i lieviti non riescono ad utilizzare il lattosio per il loro metabolismo, questo zucchero rimane inalterato nel prodotto finito conferendo alla birra una certa dolcezza, unita ad un sapore più vellutato. Queste birre sono anche dette “Cream Stout” o “Sweet Stout” proprio per via del loro sapore dolce. Si tratta in realtà di birre che hanno poco a che vedere con le tradizionali Stout, e che sono state “inventate” per venire incontro alle esigenze dei consumatori che ritenevano le Stout troppo amare per i loro gusti.

-Oyster Stout: Verso il diciottesimo secolo, le ostriche erano un cibo molto popolare servito nelle taverne, accompagnato spesso da una pinta di birra e, per questo, alcuni  birrifici utilizzano delle ostriche addirittura durante il processo produttivo, immettendo alcuni molluschi direttamente nei tini di fermentazione. Questa operazione viene effettuata poiché le ostriche lasciano all’interno della birra un sentore leggermente salato, di mare, ritenuto eccellente per esaltare gli aromi del malto.

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Perle ai porci, un esempio di Oyster Stout artigianale italiana da Birra del borgo

Smoked Stout: Affumicata, come ad esempio la Gallagher Stout di Hilltop….prevede in ricetta alghe irlandesi affumicate!

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Gallagher Stout Hilltop

2. PORTER

Sono birre ada alta fermentazioni che hanno la loro origine intorno al diciottesimo secolo a Londra, e in prossimità del fiume Tamigi dove le vie della città brulicano di scaricatori di merci, i portuali, “porters” appunto. Queste birre scure, protodotte con una buona percentuale di malti tostati e, ecco una curiosità, sono le prime birre ad essere prodotte su larga scala per essere commercializzata già pronta per essere bevuta: altre birre, infatti, venivano vendute dalle fabbriche ma dovevano riposare per un certo tempo prima di poterle servire. Tra i sottostagli delle porter più interessanti ecco le

Baltic Porter: In alcuni paesi affacciati sul Mar Baltico, ma anche in Scandinavia e nell’Est Europeo è diffusa una variante di queste birre, detta Baltic Porter. La sua nascita derivò dagli intensi traffici commerciali che interessavano la zona nel diciottesimo secolo, e che vedevano approdare qui grandi carichi di Porter. Anche in queste zone venne perciò dato avvio alla produzione di una Porter locale,

-Smoked porter : anche qui i sentori affumicati sono prevalenti

– Imperial Porter: Corpo e grado alcolico più elevati

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Mood, L’imerial porter di Hibu

3. SCHWARZBIER

Birre scure si, anzi nere (schwarz in tedesco è proprio nero!) ma a bassa fermentazione! Le radici delle Schwarzbier si trovano in Germania, più precisamente in Turingia e Sassonia e la loro storia è molto più antica; la più antica Schwarzbier conosciuta è la Braunschweiger Mumme, prodotta fin dal Medioevo (la prima documentazione scritta che ne testimonia l’esistenza risale al 1390) a Braunschweig. La prima attestazione in Turingia risale invece al 1543 e riguarda la Köstritzer, una famosa Schwarzbier ancora prodotta ai giorni nostri. Le caratteristiche sono ovviamente il color marrone scuro a nero con una schiuma dalla persistenza abbastanza buona . In bocca sono birre dal pieno giusto di malto con note di cioccolato amaro senza per questo dare un gusto particolarmente secco.

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Schwarz di Birra dell’ELVO

4. BLACK IPA

Notoriamente la mia preferita! Black IPA, altresì nota con il nome di Cascadian Dark Ale. E una birra dal difficilissimo equilibrio e dalla grande complessità  basata su una ricetta che fonde le caratteristiche dei malti scuri (tostato, cioccolato, bruciato) con le luppolature tipiche delle India Pale Ale (o meglio, American IPA). Il risultato, ancorché di difficile bilanciamento, può essere molto intrigante

5.OLD ALE

LeOld Ale, di origine inglese,  sono soprannominate in terra natia winter warmer poiché son il loro carattere corposo e i sentori intensi scaldano i freni inverni!

Già dal nome si capisce che stiamo parlando di una birra la cui ricetta risale a tempi lontani, anni in cui la birra veniva lasciata appositamente invecchiare, spesso maturando in botti.

Sono birre molto scure e non troppo alcoliche (circa 6% in media), dolcemente maltate, con una bella complessità di sentori di frutta secca, vino, caramello, noci, toffè con un finale secco. Sono molto rare ma decisamente da provare!

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OLD WHALE la fantastica Old Ale di MacCardi!

6. STRONG SCOTCH ALE, WEE HEAVY

Trovano origine nel diciassettesimo secolo in Scozia dove la produzione di orzo era molto abbondante, ma poiché  il Luppolo in Scozia non riesce a crescere,  gli scozzesi utilizzavano altre sostanze amaricanti al suo posto.  In sostituzione del luppolo quindi, i birrai scozzesi utilizzavano prodotti come, ginger, pepe, spezie ed erbe aromatiche. Col passare del tempo divenne famosa tra di loro una sostanza amara che si estrae dal legno di una pianta tropicale chiamata Quassia.

Le scotch Ale sono di colore marrone scuro con riflessi mogano fino al nero, e sentori caratteristici malati e caramellati orientati al toffee con un fondo di liquirizia dolce e nocciole, alle volte sono presenti note affumicate. Buona schiuma, persistente e fine, corpo pieno.

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Last witch la Scotch ALE di Toccalmatto

7.QUADRUPEL

Arriviamo dritti dritti in Belgio a scoprire questo stile con notevole grado alcolico (9-13°) e il sapore è più intenso e corposo rispetto alle sue ’cugine’ Dubbel e Tripel.

Tipicamente, una Quadrupel si presenta con un colore bruno o rosso molto molto scuro, e il gusto maltato presenta solo una leggera punta di amarognolo; la presenza dell’alcool è ben percepibile, così come le note speziate e fruttate che contribuiscono al sapore unico di queste birre.

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la Quadrupel Trappista Rochefort 10

8. BOCK (e DOPPLEBOCK):

Origine Tedesca anche per queste birre a bassa fermentazione. Il termine “Bock” deriva dalla città tedesca di Einbeck (Bassa Sassonia) nella quale lo stile ebbe le sue origini. Le tradizionali sono di colore ambrato con un intenso sapore maltato privo di aromi fruttati, che talvolta richiama al tostato o al caramello. L’impiego del luppolo non è particolarmente elevato: la sua presenza è infatti dosata per fare da contrappeso al dolce del malto, senza tuttavia sovrastarlo. La schiuma è inoltre persistente e densa. Le Dopplebock, di colore marrone scuro sono ancor più forti delle versioni tradizionali e il loro grado alcolico può anche arrivare a 8.5-9°. Le Doppelbock sono corpose e con un sapore complesso, nel quale è possibile percepire  anche le note del cioccolato e del tostato.

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Monaco: la Bocca del birrificio MASTINO

9.DUNKEL

Birra caratterizzata da un buon corpo, un colore ambrato, scuro marrone (dunkel vuol proprio dire scuro in tedesco). I toni sono spiccatamente tostati, con note di cioccolata e frutta secca (nocciola, in particolare). Questo stile presenta un caratteristico sapore di malto, dovuto dal processo di produzione che impiega la tecnica della tripla decozione che rende il gusto particolarmente rotondo ed equilibrato il gusto.

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La Dunkel del birrificio del Doge

10. RAUCHBIER

Una piccola chicca queste birre scure, originarie di Baberga, città della Franconia, caratterizzate dall’utilizzo di malti affumicati con legno di faggio. Tutto originò in seguito a un incendio sviluppatosi nella città che affumicò tutti i malti dell’annata contenuti nelle materie…invece di buttarli i birrai li utilizzarono e diedero vita a questo stile incredibile e particolare!!!

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la Rauchbier Schlenkerla.

Questi sono solo pocho esempi, scelti solo perché assaggiati da me…..dimenticato qualcosa?! Si accettano consiglia.

Nel frattempo vi consiglio di gustare le vostre belle bre scure insieme a del cioccolato, come nella serata appena conclusa… qualche consiglio per gli abbinamenti?! Pronti!

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birre scure e cioccolato!

Buon Natale e brindate mi raccomando!!!! cheers!!!!!

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